Dedizione assoluta e anticonvenzionale alla musica: questa è la cifra distintiva della sua arte, preclara fin dai suoi esordi.
Nato a Genova il 21 Luglio 1958, si è imposto giovanissimo come vincitore dei più prestigiosi concorsi internazionali (Parma, Alessandria, Gargnano, Palma de Mallorca, Città del Messico, Leed’s Castle, Monaco di Baviera). Andrés Segovia, in una intervista del 1985, lo menzionò come uno dei suoi quattro allievi più significativi. John Williams, Oscar Ghiglia ed Alirio Díaz, erano gli altri nominati dal Maestro.
Ha celebrato nel gennaio del 2014 il suo quarantesimo anno di carriera concertistica, contribuendo con la sua ricerca interpretativa e storica ad una innovativa visione personalissima e insieme archetipica della chitarra.
Le opere discografiche di Grondona costituiscono un ineludibile punto di riferimento per il pubblico e la critica, ed hanno meritato premi di notevole prestigio: il CD La Guitarra de Torres ha ricevuto nel 1999 la Chitarra d’oro per il Migliore CD dell’anno al Convegno Nazionale di Alessandria, ed è stato segnalato tra i migliori CD dell’anno dalla rivista tedesca Klassik Heute; Grondona plays Bach è stato premiato con cinque stelle dalle riviste Musica, Amadeus e Classic Voice. Il CD Nocturnal, del 2013, anche premiato delle cinque stelle di Musica, omaggia il compimento degli 80 anni del grande virtuoso inglese Julian Bream con opere composte per quest’ultimo e al tempo stesso celebra il centenario della nascita del compositore B.Britten e i cinquanta anni dalla composizione del suo Nocturnal after John Dowland op. 70. Il suo più recente CD Mazurkas y Sardanas , del 2014, è Disco del mese della rivista Amadeus.
Le sue dieci tournée in Giappone sono state accolte dal mondo musicale nipponico con un fervore pari a quello ricevuto a suo tempo dallo stesso Segovia e da Julian Bream. Dal 2004 a tutt’oggi esiste in Giappone un club di fans di Stefano Grondona.
Da oltre vent’anni titolare di cattedra presso il Conservatorio di Vicenza, Grondona ha saputo rendere la sua classe un riconosciuto centro pulsante di meditazione strumentale. Tra le innumerevoli master class tenute in tutto il mondo quelle di Ponte in Valtellina e di Riva del Garda, datate tra il 1987 e il 2001, si ricordano per il determinante contributo alla formazione di una nuova generazione di chitarristi; a Ponte in Valtellina ebbero luogo svariati eventi diretti da Grondona come le due edizioni speciali di Ponte di Note (nel 2002, dedicata a David Rubio e nel 2005, La Guitarra Española), e la stesura del libro La Chitarra di Liuteria-Masterpieces of Guitar Making (2001), scritto in collaborazione con il liutaio Luca Waldner, con l’editore, scrittore e fotografo Massimo Mandelli e con il cordaio Mimmo Peruffo.
Per lo speciale rapporto che ha saputo instaurare con gli strumenti del passato, Grondona è stato invitato a tenere recitals sulle chitarre Torres che si trovano al Museu de la Música (Barcellona, 2001, 2003, 2005, 2009, 2012, 2013) e al Palacio de la Guitarra (Ibaraki, 2000, 2001, 2005, 2012), ed a partecipare a concerti in memoria dei grandi liutai, quali Antonio de Torres (Almería 2006, Córdoba 2007), Robert Bouchet (Tokyo 1998) e David Rubio (Cambridge 2001, 2004), con il quale Grondona aveva collaborato tra il 1992 ed il 1999. A seguito della sua attività volta alla ricerca e diffusione della cultura e musica catalana, nel 2005 Grondona ha ricevuto il prestigioso Premio I.P.E.C.C. (Institut de Projecció Exterior de la Cultura Catalana).
Il 27 Aprile 2011 Stefano Grondona è stato insignito della più alta onorificenza culturale catalana, la Creu de Sant Jordi, conferitagli dalla Generalitat de Catalunya.
Il 2 giugno 2012 gli è stata conferita l’onorificenza di Cavaliere dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana.
Il 24 novembre 2013 il Comune di Ponte in Valtellina ha assegnato a Stefano Grondona il Premio Giuseppe Piazzi per l’Arte.
Il 12 gennaio 2015 gli è stata conferita l’onorificenza di Commendatore dell’Ordine del Merito della Repubblica Italiana.